Caricamento...
racconto breve

Civiltà Nascoste

La grande Seawolf ed il piccolo inseguitore delle Cuspidi rimasero in stallo per svariati minuti, senza che nessuno potesse attivare i propri propulsori per riprendere la marcia.

La stiva del caccia di Tiara stava vibrando come se stesse per esplodere, emanando luce una luce intensa e carica di potere sconosciuto; tutti i comandi del piccolo sommergibile presero ad impazzire senza controllo.

La forza di Yixir si stava scatenando in tutta la sua potenza, la sua natura iperiana era attratta e veicolata da una forza esterna sconosciuta, situata nelle profondità dei mari. D’un tratto un enorme vortice sottomarino prese entrambi i sottomarini e li fece girare all’impazzata, risucchiati in una forza centripeta inimmaginabile. All’interno delle cabine c’era il panico più assoluto, chiunque temeva per la propria vita e che avrebbe passato gli ultimi istanti a migliaia di metri sotto il pelo dell’oceano.

Il vortice era permeato di luce azzurra intensa, le fusoliere dei caccia sottomarini stavano scricchiolando al limite della tenuta e pronti ad implodere quando tutto si calmò in un istante. I soldati delle NNU misero del tempo per riprendersi, Will Taylor fu il primo a svegliarsi dentro la sua cella, ancora imprigionato per insubordinazione.

Si accorse che le sue manette erano rotte e si ritrovò libero di muoversi; la porta della sua piccola prigione era spaccata e divelta a causa della forza dell’uragano, questo gli permise di muovere i primi passi verso il labirinto di corridoi della Seawolf. Vide alcuni soldati riversi a terra, altri che sembravano aver ripreso coscienza ma ancora storditi, altri contorti in posture innaturali, probabilmente senza vita. L'isolamento gli aveva salvato la pelle.

Vide ad un tratto un grosso squarcio sulla fusoliera e subito non capì del perché non fosse tutto inondato di acqua; poi comprese non appena avvicinatosi con incredulità: la Seawolf era sulla terra ferma. “Com'è possibile?”, pensò tra sé, “eravamo chilometri in profondità, tutto è durato solo qualche secondo. Non possiamo essere risaliti!”.

Pose lo sguardo sullo squarcio e vide fuori un paesaggio impossibile, sabbia per terra con grandi rocce attorno, ricoperte da vegetazione marina e tutto come se fosse notte, con una leggera luce azzurra che illuminava tenuemente il tutto. Ripresosi dall'emozione, ricordò subito i suoi intenti: verificare che il suo tesoro fosse ancora integro.

Dopo alcuni minuti riuscì a trovare la cella d contenimento, anche essa con la porta distrutta, risucchiata verso l’interno. Dentro la stanza c’era ancora il cubicolo di contenimento con dentro la fantastica creatura trovata dentro la Fortezza, e affianco il post-umano messo di guardia, privo di funzione.

Will sollevò il sarcofago tecnologico e osservò attentamente la stupenda creatura dormiente, una dea dalla pelle azzurra coperta dalle sue ali. In quel preciso istante la sua MTM si attivò, come se attivata dalla presenza celestiale, pensò per qualche istante e subito riattivò il post-umano hackerando il bios per sottoporlo ai sui comandi.

“T-65 in attesa di direttive”, tuonò la voce robotica del Post-umano.

“Raccogli la celestiale e proteggila ad ogni costo”, impartì Will Taylor, con voce sicura “seguimi adesso”.

I due fuggitivi riuscirono ad uscire dalla Seawolf grazie alla confusione generale e si trovarono davanti ad uno spettacolo inimmaginabile. Davanti a loro si stagliava un’ampia distesa di sabbia bagnata circondata da grandi rocce alte quasi quanto montagne, a circa un chilometro da loro notarono due immense colonne ricoperte di alghe, quasi distrutte e dietro l’entrata di quello che sembrava un grande tempio.

Proprio a ridosso delle colonne Will notò delle grandi incisioni sopra l’enorme entrata senza porte, scritte in una lingua sconosciuta. Pensò a voce alta: “Dove diavolo siamo finiti? In che lingua è? Sembra greco antico ma diverso…”

T-65 superò Will di qualche metro ed osservò le scritte.

“Sono programmato per riconoscere tutti i linguaggi conosciuti. È un antica lingua andata perduta, sull'incisione si legge inchinatevi davanti al Nexus”.

Will sollevò il capo verso l’alto e notò che non vedeva nulla a poche decine di metri se non una strana luminescenza.

“Post-umano, hai modo di illuminare in alto?” La voce di Will era strozzata dalla foga.

T-65 non rispose ma alzo il suo braccio libero (nell’altra spalla portava la celestiale), e la sua mano si trasformò in una fessura. Will sentì scorrere il flusso della luce e un piccolo razzo luminescente partì dal braccio del cyborg. Arrivato a qualche centinaio di metri esplose in un bagliore giallo, illuminando tutto attorno. Will vide con grande stupore che erano circondati dall'acqua, era come se ci fosse un’enorme bolla che bloccasse l’acqua attorno a loro, ed avesse rivelato un’antica rovina persa nel tempo nel fondo dell’oceano.

Tuttavia, dopo un primo stupore, Will si rese conto di aver fatto un errore gravissimo. Aveva rivelato la sua posizione a tutti.


Questo racconto percorre la leggenda di Primo Contatto: le storie che narrano un mondo come il nostro, in cui magia e tecnologia si confondono. Se ti è piaciuto puoi iscriverti al nostro sito o approfondire nella pagina del gioco di ruolo.

A presto con nuove storie!

[Foto © cosmorider87]

Diventi Pubblicato il 10/05/2020
Commenti

Effettua l'accesso per pubblicare un commento.

Continua a leggere

Racconto breve Fuga nell'oceano

Viaggiava a velocità impensabili per un sottomarino militare, d'altronde l’iperio era una fonte inesauribile di rivelazioni.

Racconto breve Oracolo

Cosa potrebbe succedere ad un neonato se fosse esposto fin dalla nascita a quello che i nativi oggi chiamano la pietra degli dei? Quello che oggi tutti chiamano iperio?

Racconto breve Caccia alla Seawolf

Cosa succede quando un missile carico di iperio viene lanciato sott'acqua?  Implode e non solo, risucchia tutto come un piccolo buco nero. Ma questo ancora non si sapeva.

Racconto breve Nella tana del bianconiglio

«Impossibile.» pensò Alejandro «Le MTM sono parti integranti di noi Celestial!»