L’SSN Seawolf fuggiva col suo carico prezioso nascosto nella stiva. Era una nave da crociera senza piscina e con i cannoni, ribattezzata da militari nerd in incognito “Lo Star Destroyer dei sette mari”. Tuttavia, anche uno Star Destroyer può essere distrutto sparando nel punto giusto. E Tiara Cobalto sapeva dove sparare.
Le cuspidi di Tiara avevano intercettato la Seawolf da settimane: «Voi salperete quando quei bastardi globalisti muoveranno il culo con il loro elefante acquatico, non prima.». Lo sguardo e la voce di Tiara erano taglienti e precisi come una lama giapponese. «Inoltre, se per caso io non dovessi tornare, voi partirete comunque. Se qualcuno di voi dovesse tergiversare, beh, sapete la fine che farebbe».
Il piccolo sottomarino delle Cuspidi navigava a velocità straordinarie. Anche loro nascondevano qualcosa di importante, potente e incompreso dentro la stiva: era qualcosa nato nella foresta e rubato dalla fortezza. La Seawolf si accorse troppo tardi del nemico tanto che il suo equipaggio non ebbe nemmeno il tempo di potenziare le difese. Questo Will Taylor lo percepiva, seppure stipato in una piccola stanza con le manette ai polsi. Percepiva che il nucleo rubato, quella potente creatura che ora riversava in uno stato catatonico, continuava ad influenzare le loro menti senza che nessuno se ne accorgesse; anche Will sentiva una calma interiore eccessiva, la situazione stava per andare fuori controllo. Il bottino nascosto nelle stive di entrambe le fazioni stava continuamente influenzando e modificando tutti i sistemi informatici, tutte le MTM, ma stava succedendo in silenzio.
Le cuspidi stavano addosso alla preda. Tiara era ansimante: «Sparate un dannato missile verso la poppa e che esploda a pochi metri, esattamente al centro dei due propulsori centrali. Scopriranno presto che conosciamo i loro punti deboli. Non sbagliate, ciurma.» Il timoniere premette il tasto di fuoco ma qualcosa sembrava non funzionare, passarono più di 5 secondi di silenzio quando una sinistra vibrazione attraversò lo scafo. Infine il siluro fuoriuscì, come sovraccaricato di una forza sconosciuta, con una tale carica propulsiva che fece deviare la traiettoria di crociera del piccolo sottomarino.
L’arma viaggiava al doppio della velocità prevista ed esplose troppo presto, neanche minimamente vicino alla Seawolf, ma qualcosa di impensabile successe: l’arma si illuminò di un azzurro intenso, quasi accecante e infine rimpicciolì sempre di più, diventando un piccolo puntino luminoso di qualche centimetro. E lì incominciò ad attrarre tutto dentro di sé, come un piccolo buco nero.
L’enorme Seawolf e il piccolo sottomarino delle cuspidi persero tutta la loro propulsione, gli scafi vibrarono con un suono acutissimo che quasi spaccò i timpani dei marinai al suo interno, sembrava che il metallo si stesse accartocciando come una scatoletta di alluminio dentro una pressa idraulica. Will guardò nuovamente le sue cate, poi pregò e tutto diventò nero.
Fu allora che lei si rese conto che qualcosa stava illuminando la stiva di un azzurro acceso, un brivido le percosse tutta la schiena e fece accapponare la pelle; ormai era chiaro che il suo bottino si stava ridestando e manifestando in tutta la sua sinistra bellezza: Yixir si era risvegliata.
Questo racconto percorre la leggenda di Primo Contatto: le storie che narrano un mondo come il nostro, in cui magia e tecnologia si confondono. Se ti è piaciuto puoi iscriverti al nostro sito o approfondire nella pagina del gioco di ruolo.
A presto con nuove storie!
[Foto © Lyndsey Lewellen]