Rimbombava nella testa di ogni soldato rinchiuso dentro il proprio loculo militare, quei veicoli grandi quanto un suv, ripieno come un’utilitaria di clown, ed in questo caso i clown non ridevano.
La matriosca militare era appena partita, i veicoli stavano dentro la pancia del grande autotrasportatore, che stava dentro il ventre del grande bus alato, che a sua volta stava in posizione con gli altri suoi simili, nel bel mezzo dell’aria rarefatta dei dieci mila piedi da terra, incontro al nulla, incontro al tutto.
Davanti stavano i caccia, in avanscoperta e pronti a perdere le ali per la patria, sfrecciavano come falchi in attesa della preda. Dietro di loro stavano i condor, lenti nella loro avanzata e stabili come un monumento, elicotteri da guerra riqualificati e ristrutturati per la missione di avanscoperta. Anche gli elicotteri potevano vantare il loro carico di sardine ben equipaggiate all'interno delle loro viscere di metallo.
Le sardine alate, come venivano appellati i paracadutisti delle NNU, rimanevano in silenzio, in ossequiosa attesa di qualche aggiornamento sulla propria MTM, in previsione di calibrare al meglio il lancio fatidico, come una rete di pesci di piccola taglia, che si spostano all'unisono nell'immenso oceano.
E l’MTM era il loro pensiero comune, quello strumento che era collegato alla rete, non solo internet ma anche neuronale, che poteva condividere pensieri, azioni e comandi senza bisogno di proferire parola. Era il principale strumento di tattica militare, come negli anni passati fu il world wide web e tutta l’evoluzione informatica del nuovo millennio; la differenza stava nel fatto che ora era tutto rinchiuso dentro un unico oggetto dalle infinite potenzialità.
Il Sergente Maggiore Epstein sentì vibrare la sua rete neuronale come un concerto di campanelli all'unisono, guardò il suo bracciale tecnologico ed ebbe conferma, finalmente, dell’inizio delle operazioni… ufficialmente si aprivano le danze.
Con una semplice pressione nel lato destro della sua MTM partirono i comandi pilota per la prima formazione di paracadutisti, le sardine volanti avrebbero sorvolato il perimetro della zona bersaglio ed infine sarebbero atterrati in 25 punti diversi attorno alla circonferenza prevista, avrebbero montato gli scanner biometrici che avrebbero analizzato tutta la zona prevista, prima dell’arrivo dei mezzi di terra.
Le prime sardine si lanciarono dai condor, in formazione di infiltrazione, senza zaini o paracaduti. Senza il bisogno di muovere un dito ma solo con l’imprimere un pensiero di attivazione, la loro tuta cominciò a vibrare e quasi liquefarsi, trasformandosi in una divisa alare simile a quelle utilizzate per sport estremo, ma con delle ali maggiorate, con due propulsori ad idrogeno dietro la schiena e due stabilizzatori a ioni sotto gli stivali. Grazie alle MTM le sardine si erano trasformate in falchi da caccia.
Dopo aver sorvolato in cerchio il perimetro atterrarono nei punti previsti, il primo soldato prese un piccolo bastone simile ad uno sfollagente tenuto sulla coscia destra e con una semplice pressione sui suoi occhiali tattici (la sua MTM non è un bracciale), lo fece evolvere in un radar iper tecnologico lungo un metro e mezzo, con al vertice una semisfera semiliquida a scansione biometrica. Cominciò a piantarla sul terreno nel punto ordinato, all'unisono con le altre sardine volanti. Il sergente Epstein aspettava il ritorno della scansione biometrica con forte eccitazione, in attesa di scoprire prima di tutti, cosa ci fosse dentro quella immensa bolla.
I dati non ritornavano. Tutto era strano, sarebbero dovuti arrivare nello schermo del suo bracciale in meno di un millisecondo dall'attivazione, inoltre i grandi capi attendevano spasmodicamente i risultati. Nulla.
I comandi del vertice militare arrivarono dopo qualche minuto dall'assenza di segnale, la prima formazione di caccia sarebbero entrati in avanscoperta dentro la bolla, attraversando il suo limite più alto, quasi a 3000 piedi e rimandato delle immagini apripista, al contempo due squadre di sardine sarebbero entrate via terra mantenendosi sul perimetro e senza avanzare.
Ma quando il primo paracadutista mise il piede per la prima volta dentro il perimetro, si accorse subito che il segnale visivo dei suoi occhiali tecnologici smise subito di funzionare, la sua tuta di infiltrazione aveva smesso di equilibrare la sua temperatura corporea. Ma prima che potesse ritornare indietro per segnalare la disfunzione sentì un forte fischio, come se qualcosa stesse precipitando a poche decine di metri, alzò gli occhi al cielo e fu preso da una scarica di inquietudine.
Questo racconto percorre la leggenda di Primo Contatto: storie che narrano un mondo come il nostro, in cui magia e tecnologia si confondono. Se ti è piaciuto puoi iscriverti al nostro sito o scoprire nuove avventure nella pagina del gioco.
A presto con nuove storie!
[Photo © Wallbase]